Territorio e AmbienteMaiori, Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" espone in un video le ragioni del no al depuratore

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Maiori, Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" espone in un video le ragioni del no al depuratore

Il Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" ha realizzato un reportage video che mette in luce «le criticità del sistema di depurazione consortile di Maiori, analizzando l'impatto ambientale dell'attuale progetto e proponendo una valida alternativa ecosostenibile»

Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 22 aprile 2024 09:04:01

Il Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" ha realizzato un reportage video che mette in luce «le criticità del sistema di depurazione consortile di Maiori, analizzando l'impatto ambientale dell'attuale progetto e proponendo una valida alternativa ecosostenibile».

Il video «prova a riassumere in circa 30 minuti i punti salienti di un accurato lavoro di indagine e documentazione che il Comitato ha condotto in questi anni, con l'aiuto determinante di alcuni ex amministratori di Maiori che hanno contributo in modo determinante a costruire la base tecnica e documentale necessaria per la battaglia ancora in corso e non ancora persa».

L'analisi del reportage si concentra principalmente «sull'insostenibilità urbanistica e ambientale del progetto, il quale, tra l'altro, impiega tecnologie non in armonia con l'ecosistema fragile della Costiera Amalfitana. Il video evidenzia come l'innovazione e l'adozione di tecnologie avanzate, come sistemi di filtraggio di ultima generazione e trattamenti biologici, possano migliorare i processi di depurazione riducendo l'impatto ambientale».

Per gli attivisti, «la soluzione alternativa proposta non solo svolge un ruolo essenziale nella protezione della biodiversità marina, ma contribuisce anche in modo significativo alla salute e al benessere della comunità locale, garantendo un costante monitoraggio delle acque reflue e mantenendo il mare pulito e sicuro per tutti».

In conclusione, il video«è un invito a non accettare a priori, passivamente, la costruzione di una "cattedrale di liquami" inutile e potenzialmente maleodorante, che tra l'altro comporterebbe un traffico costante di fanghi da smaltire; una ulteriore esortazione a firmare e sostenere la petizione in atto, rivolta agli enti incaricati di emettere i pareri decisivi sul progetto».

Per firmare la petizione: https://chng.it/rVQcL4qRkh

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