CronacaDepuratore a Maiori, Cremone replica a Ruggiero: «Condotta sottomarina non sostenibile a livello economico e tecnico»

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Depuratore a Maiori, Cremone replica a Ruggiero: «Condotta sottomarina non sostenibile a livello economico e tecnico»

L’amministrazione comunale di Maiori risponde all’Assessore Mario Ruggiero, che - in una lunga nota - aveva chiaramente espresso la sua contrarietà rispetto alle modalità con cui dovrebbe sorgere il depuratore consortile in località Demanio

Inserito da (Maria Abate), lunedì 8 marzo 2021 09:16:42

L'amministrazione comunale di Maiori risponde all'Assessore Mario Ruggiero, che - in una lunga nota - aveva chiaramente espresso la sua contrarietà rispetto alle modalità con cui dovrebbe sorgere il depuratore consortile in località Demanio.

Infatti, secondo l'Assessore all'Attuazione delle linee guida programma di governo e alla Protezione Civile, l'indirizzo politico della maggioranza non è stato rispettato appieno dai tecnici, che non hanno rispettato quanto deliberato, e votato all'unanimità, nella Delibera di C.C. n. 27 del 20 giugno 2016.

Inizialmente, Ravello, Scala e Atrani non erano previsti nel progetto consortile e l'Assessore ha dichiarato di non poter «assistere indifferente e accettare simili situazioni, che "calate dall'alto o meno" rischiano di degradare irreversibilmente il nostro territorio».

All'Assessore "dissidente" il Capogruppo di Maggioranza Cristiano Cremone rinfaccia di aver preso parte a una riunione con la Provincia «solo alla fine». In quella riunione, dichiara, «sono stati chiariti alcuni aspetti fondamentali: il costo della condotta sottomarina (ipotesi alternativa da alcuni proposta) sarebbe almeno quattro volte superiore rispetto all'attuale progetto del depuratore; occorrerebbe costruire una vasca di raccolta di migliaia di metri cubi - ben più grande del realizzando depuratore - in cui stoccare i liquami prima di poterli inviare nella condotta con la dovuta pressione verso il depuratore di Salerno; sarebbe poi necessario corrispondere i costi di depurazione nell'impianto salernitano non considerati in alcuni computi apparsi in queste ore».

Di seguito il comunicato integrale.

 

Cari concittadini,

in questi giorni sono state diffuse informazioni errate inerenti al depuratore consortile, rispetto alle quali appare opportuno condividere alcune riflessioni, anche in considerazione del discutibile contenuto della lettera dell'Assessore Mario Ruggiero, dal quale il gruppo dell'attuale maggioranza consiliare prende le distanze.

Dal nostro insediamento ci siamo sempre confrontati prima di intraprendere qualunque decisione: prima di rivolgerti all'opinione pubblica, sarebbe stato opportuno - specialmente in questo caso - non deviare da questa prassi ormai consolidata. Non per altro, ma già solo per il rispetto dovuto verso quello stesso gruppo che, dandoti fiducia, ha deciso all'unanimità di porti ad inizio mandato come garante per la realizzazione di quel programma elettorale che, nei fatti, stai tu per primo disattendendo.

In via preliminare, è necessario ribadire che ogni decisione adottata da questa amministrazione è il frutto di un accurato e costruttivo confronto tra politici, tecnici ed istituzioni a vario titolo coinvolti nelle scelte da intraprendere.

Ogni diversa affermazione non risponde al vero e rappresenta un mero tentativo di acquisire una visibilità individuale, che mal si concilia con dinamiche istituzionali virtuose.

Ciò premesso, l'attuale amministrazione sta lavorando ad un progetto di depurazione effettivamente realizzabile, che ha già superato un'istruttoria di carattere finanziario, accedendo così a fondi pubblici, in assenza dei quali ogni intervento di questo tipo risulterebbe irrealizzabile.

Tale progetto, concordato con la stessa Provincia di Salerno, consentirà in tempi ragionevolmente brevi di affrontare e risolvere l'annoso problema dei perduranti versamenti in mare.

Non mancano infatti possibili risvolti penali in caso di mancata risoluzione della vicenda: la stessa Procura ha intrapreso gli approfondimenti e le verifiche del caso, al fine di accertare l'eventuale configurabilità di reati ambientali. Attualmente vi è un concreto rischio di adozione di provvedimenti che possano incidere sulla balneabilità delle nostre spiagge, pregiudicando ulteriormente le potenzialità turistiche del nostro territorio, già duramente colpito dall'emergenza COVID-19.

Tali temi sono stati dettagliatamente affrontati nel corso di una riunione avvenuta con tecnici dell'ente attuatore, ossia la Provincia di Salerno (alla quale l'assessore Ruggiero ha preso parte solo alla fine), nel corso della quale sono stati chiariti alcuni aspetti fondamentali: il costo della condotta sottomarina (ipotesi alternativa da alcuni proposta) sarebbe almeno quattro volte superiore rispetto all'attuale progetto del depuratore; occorrerebbe costruire una vasca di raccolta di migliaia di metri cubi - ben più grande del realizzando depuratore - in cui stoccare i liquami prima di poterli inviare nella condotta con la dovuta pressione verso il depuratore di Salerno; sarebbe poi necessario corrispondere i costi di depurazione nell'impianto salernitano non considerati in alcuni computi apparsi in queste ore.

In sintesi, la condotta sottomarina, sia sotto il profilo economico che tecnico, non appare sostenibile, risultando al contrario pregiudizievole per gli stessi cittadini, che sarebbero chiamati a sostenere i maggiori costi di una iniziativa non adeguatamente ponderata.

Questa amministrazione è chiamata a fare del proprio meglio per trovare soluzioni efficaci, efficienti e realizzabili, e per questo ha operato di concerto con i Comuni limitrofi senza preconcetti e polemiche e per non far sì che, anche quest'occasione di risolvere definitivamente il problema della depurazione delle acque reflue, vada nuovamente sprecata.

Il Capogruppo di Maggioranza

Cristiano Cremone

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