Storia e StorieBreve storia dei Marchesi Mezzacapo di Maiori

Breve storia dei Marchesi Mezzacapo di Maiori

Inserito da (Maria Abate), lunedì 6 agosto 2018 20:20:54

Ospita la sede comunale e ha origini antiche il suggestivo Palazzo Mezzacapo di Maiori, come la famiglia che ne era proprietaria. I Mezzacapo abitano sin dai tempi dei normanni in Rheginna Major, tranquilla cittadina della Costa d’Amalfi successivamente denominata Maiuri ed oggi Maiori; elevata nel 1622 da re Filippo IV d'Asburgo-Spagna al rango di città regia.

Secondo gli storici, il nome deriva da un episodio secondo cui il capostipite tagliò a metà la testa di un saraceno e ricevette un soprannome che poi si trasformò in Mezzacapo. Le prime notizie certe risalgono al 1268 con Geronimo, valoroso milite di Carlo I d’Angiò, gravemente ferito al capo durante la battaglia contro i pisani che espugnarono e saccheggiarono Maiori. Il Casato si diramò nella città di Scala nel 1569 e in Amalfi nel 1582.

Nel 1708 il cavaliere Andrea Filippo Mezzacapo vestì l’abito di Malta, così pure nel 1774 i cavalieri Gaetano e Giovanni Mezzacapo. Filippo Mezzacapo sposò donna Teresa Sambiase (1712 - 1788), da cui ebbe i seguenti otto figli: Anna Maria, nata il 7/2/1740; Maria Michela, nata il 21/4/1741 e morta prematuramente il 13/6/1741; Maria Michela, nata il 6/8/1742; Gaetano, nato il 27/7/1743 e morto prematuramente il 29/9/1743; Gaetano, nato il 29/10/1744; Maria Antonia, nata il 2/1/1746; Giovanni, nato il 30/1/1747, e Giuseppa, nata il 13/3/1748.

Gaetano, figlio maschio primogenito, da giovane, viventi ancora i genitori, molto si adoperò con essi, anche con copiose elargizioni, per realizzare i solenni festeggiamenti svoltisi il 13 agosto 1769 in occasione dell'incoronazione della statua lignea di Santa Maria a Mare da parte del Capitolo Vaticano. Nel 1788 don Gaetano ottenne per sé ed i suoi discendenti l'ulteriore titolo di marchese di Monterosso per contratta parentela con la famiglia Banner y Beck, a cui esso in precedenza era stato attribuito. Egli sposò la bolognese Marianna Pepoli, da cui ebbe più figli, di cui due maschi (Filippo e Guido). Morì improvvisamente, nel suo palazzo, il 13 dicembre 1795 e fu sepolto in Collegiata, nella tomba di famiglia.

Il figlio primogenito di don Gaetano, di nome Filippo, nato nel 1785 e morto nel 1844, sposò donna Teresa Caracciolo ed in seguito si trasferì a Napoli con i suoi figli, a cui passò poi il titolo marchionale. Nel 1808, quando la statua della Madonna Avvocata fu trasferita dal Monte Falesio in Collegiata, don Filippo la fece collocare nella sua cappella gentilizia, sita nella Collegiata medesima. Uno dei figli maschi di Filippo, chiamato Antonio (gli altri due erano Gaetano e Carlo), morì tragicamente a Maiori nel 1843, ucciso da don Gaetano Sparano, gentiluomo folle e fuori di mente.

Il figlio secondogenito di don Gaetano, chiamato Guido (1791 - 1846), sposò donna Teresa Rapuani, da cui ebbe più figli, tra cui Francesco (1818 - 1865) ed Achille (1822 - 1900), entrambi antiborbonici, per cui tenevano riunioni settarie nel loro palazzo e furono sottoposti a misure di polizia ed anche arrestati. Il padre Guido aveva infatti acquisito dal ramo primogenito trasferitosi a Napoli i beni di famiglia siti in Maiori.

Su questi pezzi di vita vissuta si basa lo spettacolo teatrale che andrà in scena il 22, 23 e 25 agosto prossimi proprio nei giardini di Palazzo Mezzacapo, messo in scena dagli attori della Filodrammatica maiorese e dai bambini dell'Associazione Reghinna Club.

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