PoliticaMaiori, minoranze unite denunciano presunto abuso di potere: “Tamponi a chi non ne aveva titolo“

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Maiori, minoranze unite denunciano presunto abuso di potere: “Tamponi a chi non ne aveva titolo“

I comuni avrebbero dovuto inviare alla Regione l'elenco delle persone da sottoporre a tampone. Nell'elenco inviato dal comune di Maiori non figurano i congiunti oggetto dell'interrogazione i quali sarebbero stati inseriti la mattina stessa dall'amministratore in oggetto

Inserito da (Maria Abate), martedì 2 giugno 2020 16:11:19

Una nuova interrogazione dei consiglieri di minoranza scuote la compagine guidata da Antonio Capone.

Dopo le iniziative avverso la gestione della Miramare Service, dell'emergenza COVID e dell'azione complessiva dell'amministrazione, questa volta i consiglieri di minoranza denunciano quello che, se si rivelasse veritiero, sarebbe un grave atto di abuso da parte di un amministratore.

I gruppi Civitas, Orizzonte e Idea Comune, rappresentati da Lucia Mammato, Maria Teresa Laudano, Enrico Califano, Valentino Fiorillo, Raffaele Cipresso e Marco Cestaro segnalano al Sindaco che un amministratore (sembrerebbe un assessore della sua giunta) avrebbe fatto sottoporre al tampone orofaringeo per lo screening anti COVID promosso dalla Regione Campania, due suoi stretti congiunti che non ne avrebbero avuto diritto.

«Ricordiamo che le categorie previste per queste analisi erano quelle che durante l'emergenza erano state in prima linea a vario titolo: Polizia Locale, operatori ecologici, protezione civile, commercianti, consiglieri comunali - scrivono i consiglieri -. I comuni avrebbero dovuto inviare alla Regione l'elenco delle persone da sottoporre a tampone. Nell'elenco inviato dal comune di Maiori non figurano i congiunti oggetto dell'interrogazione i quali sarebbero stati inseriti la mattina stessa dall'amministratore in oggetto».

 

«Se tutto ciò corrispondesse al vero, saremmo davanti ad un abuso degno della più becera prima Repubblica: un amministratore che approfitta della propria posizione per usufruire di un servizio riservato a determinate categorie e negato ai comuni cittadini che pure avrebbero avuto piacere ad esserne sottoposti per fugare ogni preoccupazione per sé e per i propri cari. Aspettiamo la risposta del primo cittadino che, questa volta, potrebbe trovarsi in grosso imbarazzo nel dover difendere il proprio schieramento» scrivono i sei consiglieri di minoranza.

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