Territorio e Ambiente«Domandiamoci “Cosa siamo diventati dopo questa pandemia?”», il messaggio di Don Nicola ai fedeli per la Santa Pasqua

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«Domandiamoci “Cosa siamo diventati dopo questa pandemia?”», il messaggio di Don Nicola ai fedeli per la Santa Pasqua

"Domandiamoci “...Cosa siamo diventati dopo questa pandemia, sia come comunità ecclesiale sia come comunità civile? Cosa possiamo diventare? Quando potremo tornare finalmente alla normalità? Nell'ultimo ritiro noi preti abbiamo riflettuto sul tema e riporto alcuni pensieri. Era "normale" il nostro modo di vivere prima? O forse Dio ci chiede proprio di non tornare a quella "normalità" che fa sistematicamente a meno di Lui emarginandolo?"

Inserito da (Maria Abate), sabato 3 aprile 2021 14:24:29

Carissimi,

vi saluto e vi abbraccio virtualmente tutti, con la speranza nel cuore che questa pandemia ci lasci in pace. Arriverà il tempo in cui attueremo le profetiche parole di Dio: "Risollevatevi ed alzate il capo...". Cristo è risorto e noi con lui, cioè la nostra umanità assunta da lui ha superato i confini della morte. Sebbene per noi, in questo tempo di smarrimento e di paura, sentiamo ancora il peso della pietra del sepolcro su di noi, non abbandoniamo la speranza.

Domandiamoci "...Cosa siamo diventati dopo questa pandemia, sia come comunità ecclesiale sia come comunità civile? Cosa possiamo diventare? Quando potremo tornare finalmente alla normalità? Nell'ultimo ritiro noi preti abbiamo riflettuto sul tema e riporto alcuni pensieri. Era "normale" il nostro modo di vivere prima? O forse Dio ci chiede proprio di non tornare a quella "normalità" che fa sistematicamente a meno di Lui emarginandolo?

La Pasqua è l'occasione per dare una risposta a questi interrogativi che Dio sta suscitando nel mondo e nella Chiesa. Papa Francesco ci dice: "È il tempo di reimpostare la rotta della vita".... È ancora vivo la problematica del contagio. Sono cresciuti i disagi e le cattive abitudini, ci siamo incattiviti. Insieme dovremo crescere in consapevolezza, responsabilità, concretezza.

Consapevolezza che non siamo imbattibili,

responsabilità come cristiani in quanto dobbiamo ribadire che Dio si è fatto fratello di tutti noi,

concretezza cioè, dobbiamo riannodare i fili con Dio e con i fratelli, effettivamente troppo esili.

La forza della Resurrezione di Cristo ci impegna come battezzati a testimoniare con i fatti, l'autenticità del cammino cristiano. In primis amare e curare la natura, se non si converte il cuore non Solidarietà e accoglienza, non polemiche ma amore, amicizia sociale. Il Cristo risorto ci invita a fare una grande fatica, scendere nella nostra interiorità, curare la cooperazione più che la competizione salveremo l'ambiente.

Lo Spirito di Cristo risorto non fa cose nuove ma rinnova le cose vecchie.

Lasciamoci rinnovare dal Risorto.

A tutti buona Pasqua!

Il vostro parroco, Don Nicola

(Foto: Agostino Criscuolo)

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