Territorio e AmbienteMaiori, autista minibus vieta a signora e bambina di far salire a bordo il cane. La padrona: «Aveva la museruola!»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 16 agosto 2021 10:57:05
Voleva salire sulla navetta con la figlia di 12 anni e il suo cane, ma le è stato vietato. È accaduto ieri, 15 agosto, a Maiori, nella frazione di Vecite, ad una signora che doveva raggiungere il centro.
L'autista le avrebbe detto che non era possibile far salire a bordo del mini bus gli animali, secondo una disposizione che sarebbe stata approvata una settimana fa e che riguarderebbe le misure di distanziamento anti-covid.
Ma, a bordo della navetta, di 12 posti, c'era una sola persona, quindi il distanziamento sarebbe stato rispettato. Da normativa, inoltre, è consentito far salire a bordo dei mezzi pubblici i cani: se piccoli vanno tenuti in braccio, se medio-grandi devono indossare la museruola.
Nonostante la signora abbia detto all'autista che era munita di museruola per il proprio cane, egli ha ribadito il divieto di accesso, lasciando a piedi, oltre al cane, la signora e la bambina.
Ebbene, non esiste alcuna disposizione che vieti l'accesso ai cani di compagnia sui mezzi di trasporto pubblico intercomunale. Semplicemente l'autista ha il dovere di informare i passeggeri sulle norme da rispettare per la salita dell'animale a bordo.
La signora avrebbe provato a ottenere spiegazioni in merito all'accaduto dal Sindaco e dal Vicesindaco, ma invano. A quanto pare, la disposizione a cui si rifaceva l'autista era una raccomandazione orale, non scritta, ricevuta dall'autista da parte dell'amministrazione.
«Il Ferragosto, a Maiori, porta regali non sempre piacevoli. Quello di oggi, ma che probabilmente porta la data di una settimana fa - non è dato, ufficialmente, saperlo - è che i cani non possono usufruire, insieme ai propri padroni, del servizio di trasporto pubblico intercomunale. E non perché senza museruola, e nemmeno perché non si vuole pagar loro il biglietto per il trasporto, semplicemente perché il pullman usato - a luglio si è passati da quello grande alla navetta 12 posti - è tanto piccolo da non permetterne il trasporto. Si violano, in questo modo, i diritti umani e animali», ha dichiarato la signora, con amarezza.
«La brutta sorpresa è ben riuscita dal momento che nessuna ordinanza comunale ha informato i cittadini della scelta a sfavore dei nostri animali domestici. Ammesso poi che sia lecito emanare un'ordinanza che non tuteli i nostri animali e, di conseguenza, chi li accompagna, in barba ai tanti e civili diritti ottenuti dagli animalisti che, quotidianamente si impegnano per proteggere chi da solo non può farlo», ha chiosato.