Territorio e AmbienteMinori, Grotta delle Canne: trasmesse alla Procura le recenti scoperte speleologiche per scongiurare tunnel

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Minori, Grotta delle Canne: trasmesse alla Procura le recenti scoperte speleologiche per scongiurare tunnel

L'allarme era stato sollevato lo scorso 5 dicembre da tre cittadini di Minori: Ulderico Leone e i fratelli Gianni e Mario D’Auria, i quali avevano segnalato alla Procura l'esistenza di cavità ancora inesplorate nella zona prevista per la realizzazione del tunnel. Le loro preoccupazioni hanno portato a un'ispezione speleologica approfondita, effettuata il 15 marzo scorso dalla squadra di Speleosub di Salerno

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 9 aprile 2024 10:57:48

I risultati delle recenti indagini speleologiche effettuate nella Grotta delle Canne in località "Torricella", a Minori, sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, gettando nuove ombre sul progetto del tunnel di collegamento tra i comuni di Maiori e Minori.

L'allarme era stato sollevato lo scorso 5 dicembre da tre cittadini di Minori: Ulderico Leone e i fratelli Gianni e Mario D'Auria, i quali avevano segnalato alla Procura l'esistenza di cavità ancora inesplorate nella zona prevista per la realizzazione del tunnel. Le loro preoccupazioni hanno portato a un'ispezione speleologica approfondita, effettuata il 15 marzo scorso dalla squadra di Speleosub di Salerno, sotto la supervisione del prof. Renato Ricco, speleologo, e del maresciallo dei Carabinieri Umberto Alfieri.

Contrariamente a quanto indicato dalle mappature preesistenti, che classificavano la cavità come "esterna", l'ispezione ha rivelato che la Grotta delle Canne è ben più estesa di quanto previsto.

Il prof. Ricco descrive un percorso che, partendo dall'ingresso a livello del mare, si snoda attraverso ambienti suggestivi e spazi divisi in sezioni, fino a rivelare una frattura verticale di 18 metri di altezza che potrebbe estendersi fino alla torre del Castello: «Subito dopo l'ingresso a livello del mare, c'è un tratto di risalita che porta ad un primo ambiente molto bello e suggestivo; dopo l'attraversamento di un altro tratto di altri 4 metri circa si arriva ad una stanza che misura 10m x 10m, a sua volta divisa in 3 sezioni da 5 m ciascuna progressivamente rialzate, ma la cosa fondamentale e da evidenziare è che nell'ambiente intermedio si apprezza una frattura di 18 m di altezza la cui prosecuzione è tutta verticale, a 90°, tutta cava, che presumibilmente arriva alla torre del Castello».

Questa scoperta mette in luce la potenziale inadeguatezza delle informazioni e delle mappature esistenti riguardanti la zona in questione, sollevando legittime preoccupazioni sulla sicurezza e l'impatto ambientale di un'opera infrastrutturale di tale portata in un territorio fragile e delicato come quello della Costiera Amalfitana.

 

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