Territorio e AmbienteSi riaccende il dibattito sulla galleria Minori-Maiori, nasce l’ironico comitato “Salviamo il semaforo della Torricella”

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Si riaccende il dibattito sulla galleria Minori-Maiori, nasce l’ironico comitato “Salviamo il semaforo della Torricella”

"E poi quel semaforo è simbolico. E’ il segnale tangibile (e visibile) della separazione tra le due cittadine, tra i due territori, tra le due comunità. Non sia mai detto che Maiori e Minori si confondano in un unico aggregato! Il semaforo è l’allegoria delle rispettive libertà"

Inserito da (Maria Abate), martedì 10 novembre 2020 10:04:33

Giusto o sbagliato che sia, il Covid-19 ha tolto l'attenzione da qualsiasi altra cosa. I problemi annosi sembrano scomparsi visto che a catalizzare tutti gli sforzi è questo nuovo nemico invisibile.

E anche in Costiera Amalfitana il dibattito sulla galleria Maiori-Minori si era fermato a fine settembre. La nuova ondata di Covid e il suo arrivo consistente anche in quello che agli esordi sembrava un paradiso immune ci ha distratti.

Fino al 5 novembre scorso, quando l'ex magistrato Michelangelo Russo ha scritto un articolo intitolato "Il Covid passerà, i disastri ambientali resteranno", pubblicato su "Le Cronache", che riporta l'attenzione sul tunnel. «Il Covid che tormenta la nostra costiera amalfitana passerà, ma lo scempio che si sta per fare tra Maiori e Minori sotto al castello Mezzacapo per risparmiare agli automobilisti 38 secondi di viaggio, resterà per sempre [...]. È così che nascono i lavori: non è la gente che li chiede, ma spesso è una singola impresa, attiva nel settore delle strade o delle cave, che, gestendo o mirando a gestire il territorio in condizioni di monopolio del suo settore, formula ad essa stessa le idee progettuali».

Affermazioni incisive che non sono passate inosservate e hanno riacceso il dibattito, anche se in modo più pacato. Ad esprimersi in risposta all'articolo, appena cinque giorni dopo, è il consigliere comunale di Minori Paolo Russo, che ha redatto un volantino pregno di ironia, inventandosi un libero comitato "SALVIAMO IL SEMAFORO" della Torricella. Ve lo riportiamo integralmente.

Cittadini, vogliono privarci di una delle particolarità più tipiche del nostro amatissimo territorio: il semaforo tra Maiori e Minori! Ma come si fa a immaginare quel tratto di strada che va dall'imbocco della grotta di Maiori fino ai primi edifici di Minori svuotato da qualsiasi automobile? Come si può pensare di togliere a noi tutti lo spettacolo ricorrente della lunga fila di veicoli (prima da un lato e poi dall'altro, e poi di nuovo di qua e di là, di qua e di là, senza interruzioni) con le loro carrozzerie luccicanti, coi loro motori rombanti, con le luci accese anche di giorno (ma di sera risaltano di più), con i loro stereo a tutto volume a tenere svegli i pesci giù a mare, con i gas di scarico che formano, nelle giornate senza vento, una simpatica nuvoletta di smog?

E tutto questo perché? Per una galleria in roccia che nasconde tutto, e resta solo il buco nero all'imbocco (che poi a Maiori già c'è...). Attenti, cittadini, questo è un attentato ai vostri diritti: il semaforo va difeso contro chi vuole espropriarcene.

Pensate soltanto a cosa diventerebbe quel tratto di strada: una terra vuota, con soltanto qualche pedone a fare sciocche passeggiate, qualche perdigiorno a praticare jogging, qualche ciclista con l'inopinata certezza di non essere investito, qualche ciurma di ragazzini che va lì a fare giochi inutili, qualche turista a scattare i "selfie" col mare come sfondo... Che schifo: un parco, un viale alberato, qualche aiuola fiorita, panchine, fontane zampillanti, pensionati a leggersi il giornale... è questo che vogliamo? No, non vogliamo!

Vogliamo invece difendere il nostro semaforo, che è tanto più bello, tanto più colorato, tanto più ecologico di una banale terrazza panoramica.

E poi quel semaforo è simbolico. E' il segnale tangibile (e visibile) della separazione tra le due cittadine, tra i due territori, tra le due comunità. Non sia mai detto che Maiori e Minori si confondano in un unico aggregato! Il semaforo è l'allegoria delle rispettive libertà: maioresi da un lato e minoresi dall'altro, nel rispetto dell'autodeterminazione dei popoli!

Cittadini, vi terremo informati sul prosieguo della battaglia, continuate a seguirci e non smettete mai di lottare per i valori più veri: il semaforo è nostro, e guai a chi ce lo tocca.

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