CronacaIl depuratore consortile al Demanio di Maiori entra nel vivo: appaltati i lavori di progettazione e realizzazione

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Il depuratore consortile al Demanio di Maiori entra nel vivo: appaltati i lavori di progettazione e realizzazione

Il 19 gennaio scorso è stata aggiudicata la gara per i lavori di progettazione e realizzazione del depuratore consortile di Maiori. Ente capofila la Conpat di Roma, che si è già occupata della realizzazione della stazione Porta Nuova di Torino.

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 2 febbraio 2022 11:06:08

Il 19 gennaio scorso è stata aggiudicata la gara per i lavori di progettazione e realizzazione del depuratore consortile di Maiori per un importo complessivo di 14.584.000,95 euro.

La progettazione dell'impianto consortile che nascerà in zona Demanio, è stata affidata all'ATI (associazione temporanea di imprese) composto da Conpat Scarl, Gorrasi Cost. S.r.l. e T.V.G. srl. Ente capofila la Conpat di Roma, che si è già occupata della realizzazione della stazione Porta Nuova di Torino.

L'intervento conclude il più grande progetto di "Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno" che ha interessato 48 comuni salernitani sulla costa che va da Praiano al Golfo di Policastro e che ha come RUP l'architetto Angelo Cavaliere.

Il progetto rientra nel Programma Operativo Regionale FESR Campania 2014-2020 e Agenda 014/21 - Asse I, relativo al miglioramento della sostenibilità ambientale ed attrattività culturale e turistica del territorio, attraverso interventi migliorativi dell'uso delle risorse ambientali e attraverso la valorizzazione delle risorse naturali e culturali.

In particolare, il comparto 6A prevede la realizzazione di un moderno impianto di depurazione consortile nel comune di Maiori, che accoglierà anche il refluo pretrattato dei comuni limitrofi di Ravello, Atrani, Scala. Prima di giungere a Maiori, i reflui verranno pretrattati in due appositi impianti, a Tramonti e a Marmorata.

Il progetto comprende la posa di tre condotte interrate lungo il tratto viario, lungo l'alveo del fiume Reginna Major o in posizione pensile, ma nascoste alla vista, lungo via Chiunzi fino a via Demanio; la realizzazione di due stazioni di sollevamento a Minori e Maiori, entrambe in prossimità della linea di costa; una galleria naturale tra Maiori e Minori e una piccola centrale idroelettrica in prossimità della foce del Reginna Major in grado di generare energia elettrica sfruttando il dislivello geodetico disponibile.

Un progetto estremamente discusso e controverso, che - grazie all'azione del Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana, coadiuvato dalle minoranze consiliari - è arrivato anche sui tavoli del governo nazionale, ricevendo il dissenso di alcuni deputati.

Dal suo canto, il sindaco di Maiori, Antonio Capone, ha assicurato alla cittadinanza - in un'intervista concessa a RTC Quarta Rete nell'agosto scorso - che lavorerà «a stretto contatto con la Provincia per quanto riguarda la stesura del progetto definitivo, quindi esplorando quelle che possano essere le criticità paventate da comitati e cittadini».

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