Tu sei qui: CronacaMagia e cartomanzia: la storia, le differenze e la diffusione delle “pratiche esoteriche”
Inserito da (Admin), venerdì 29 aprile 2022 11:34:41
Appartengono entrambe al mondo delle arti esoteriche, ma la magia e la cartomanzia non sono la stessa cosa, anche se vengono spesso confuse. Vediamo quali sono le principali differenze tra queste due pratiche.
La magia è la capacità presunta di dominare gli eventi, i fenomeni naturali e gli esseri umani. Nella grande maggioranza delle culture sono esistite (e talvolta ancora esistono) credenze e pratiche magiche, che si servono di incantesimi con intenzioni sia benefiche che dannose.
Nel primo caso parliamo di magia bianca, quando la pratica ha origine da obiettivi nobili e onesti, nel secondo di magia nera, quando gli incantesimi vengono eseguiti con la precisa volontà di nuocere a qualcuno.
La cartomanzia è un'arte divinatoria dalle origini antiche, che si serve delle carte per fare delle previsioni sul futuro o anche solo per svelare alcuni aspetti della personalità di chi richiede il consulto. Può utilizzare vari tipi di carte, fra i quali i più diffusi sono i tarocchi, un mazzo di 78 carte già conosciuto in Italia all'altezza del XV secolo.
Una prima differenza tra la magia e la cartomanzia consiste negli strumenti utilizzati. Le pratiche magiche si servono spesso di oggetti, che possono essere anche i più impensabili come denti o capelli.
Nel caso della magia bianca, sono tutt'oggi molto diffusi in molte culture gli amuleti, piccoli oggetti che le persone portano sempre con sé e che si crede abbiano poteri protettivi. Un tempo l'amuleto era considerato una protezione efficace soprattutto dai veleni, contro i quali veniva usato come fosse un vero e proprio farmaco, mentre oggi, nelle culture in cui è impiegato, serve più genericamente a prevenire e scacciare gli influssi maligni.
Anche nel caso della magia nera gli oggetti utilizzati possono essere diversi, particolarmente diffuse sono le pozioni magiche a base di erbe. Nel caso della cartomanzia, invece, gli unici oggetti di cui si serve il cartomante sono le carte stesse, ciascuna delle quali ha un significato specifico che si crede possa suggerire la risposta alle domande espresse da chi richiede la consulenza.
Una seconda differenza riguarda i princìpi alla base dei concetti stessi di magia e cartomanzia. Le pratiche magiche, nella maggior parte dei casi, prevedono che si possano generare degli incantesimi a partire da pozioni, amuleti e oggetti di varia natura. Anche quando è un individuo a entrare in possesso di capacità magiche, questa acquisizione avviene di solito grazie a un oggetto che fa da tramite con le forze spirituali da evocare.
Il principio della cartomanzia è diverso, perché tutta la responsabilità ricade sul soggetto che sceglie la carta: questa non fa altro che portare alla luce situazioni e possibilità che il soggetto stesso, seppure a livello inconscio, ha evocato.
Non a caso, ancora oggi nella pratica della cartomanzia professionale la regola vuole che le carte vengano lette facendo ricorso al metodo dell'inconscio collettivo. La teoria alla base di questo metodo è che esiste un inconscio condiviso da tutti gli esseri umani e composto da archetipi, ovvero modelli primordiali che appartengono all'immaginario di tutti gli individui di tutte le culture. La lettura delle carte fa ricorso a questi modelli archetipici per fornire l'interpretazione più oggettiva possibile.
Quel che è certo è che se ancora oggi la cartomanzia continua a rivestire un ruolo nella nostra società il merito è delle possibilità create dal web e dagli strumenti digitali. Dai portali dedicati alle applicazioni tematiche, i moderni cartomanti scelgono canali a volte singolari per interfacciarsi con il proprio pubblico. Basti pensare che lettura della carte e la cartomanzia via WhatsApp sono tra i servizi oggi più richiesti e apprezzati: un semplice messaggio vocale con la propria richiesta o una videochiamata e in pochi minuti è possibile ascoltare il "responso delle carte" e la sua interpretazione, comodamente dal divano di casa.
Ma quanto di buono c'è davvero dietro questa pratica? E cosa dice esattamente la legge italiana in merito a cartomanzia, tradizionale e online, e responsabilità dei cartomanti nei confronti della propria clientela?
É un reato fare cartomanzia e predire il futuro?
No, la magistratura dice che è legale fare il cartomante, in virtù del fatto che la cartomanzia ha un codice ATECO (960909) e viene definita come "un'attività economica non vietata in se e per sé ma solo laddove venga svolta con modalità idonee ad abusare dell'altrui ignoranza e superstizione".
Detto questo, il Consiglio di Stato chiarisce, mediante una recente sentenza, che bisogna valutare caso per caso per distinguere eventuali ciarlatani da chi offre un servizio di cartomanzia professionale e serio. La lettura delle carte, dei tarocchi o delle curve della mano sono attività legali, volte a dare dei consigli e rassicurazioni a chi richiede un'assistenza di questo tipo. Sono quindi legali le offerte di cartomanzia, come ad esempio i pacchetti di cartomanzia con minuti gratis, i primi consulti gratuiti, ecc. In questo caso, la cartomanzia va a soddisfare un'esigenza, che, per quanto sia illusoria per alcune persone, per altre merita di essere soddisfatta.
Le differenze che abbiamo esposto dimostrano che la magia e la cartomanzia sono due mondi differenti, sebbene entrambe indaghino angoli della realtà dove la nostra razionalità fatica ad arrivare.
Un ultimo aspetto che differenzia queste due pratiche consiste nella loro diversa popolarità nella società odierna: la magia è percepita come qualcosa di ormai distante dal pensiero e dallo stile di vita occidentali, mentre la cartomanzia continua a esercitare un certo fascino su coloro che, non sapendo quale strada prendere, ricercano un suggerimento nelle carte. Una pratica che, fin quando non si spaccia come strumento infallibile verso la verità assoluta, può essere divertente e interessante.
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