Tu sei qui: CronacaOspedale Ravello all’ASL Salerno, “Comitato Pro Sanità” annuncia battaglia. Da Maiori “Idea Comune”: «Provvedimento giusto e coerente»
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 18 novembre 2020 11:00:02
Ormai è risaputo. Con delibera della Giunta Regionale n. 474 dello scorso 3 novembre è stato collocato «il Presidio Italia Giordano di Castiglione di Ravello tra i presidi ospedalieri che afferiscono all'Azienda Sanitaria Locale di Salerno ad invarianza di posti letto e della relativa disciplina».
Una decisione di cui i sindaci della Costa d'Amalfi non erano a conoscenza e che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, che vanifica anni di lotte per il potenziamento dell'unico Presidio ospedaliero al servizio dei cittadini di una zona classificata come "disagiata". Per questo la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi, convinta che «il Covid non possa giustificare il depotenziamento presidio di Ravello», ha intrapreso un'azione deliberativa congiunta per chiedere un incontro con il governatore Vincenzo De Luca.
In protesta anche il Comitato Pro Sanità, che ha denunciato: «Si prendono l'unico cardiologo e l'unico rianimatore per turno dal nostro Ospedale!». «Si tratta di un provvedimento scellerato, una scelta che qualora dovesse essere attuata sancirà dei passi indietro - ha commentato Franco Lanzieri, medico e presidente del Comitato -. La Costa d'Amalfi non meritava questo schiaffo, non meritava di essere trattata con tale superficialità. È l'unico plesso a rimanere fuori dalla rete ospedaliera del Ruggi, un provvedimento che non abbiamo alcuna intenzione di accettare. Questa non può essere l'unica soluzione, la Costa d'Amalfi merita la stessa attenzione delle altre Città, deve avere le stesse priorità. Non abbasseremo la testa».
Ma c'è chi non è d'accordo. Il gruppo consiliare di minoranza di Maiori, "Idea Comune", ritiene che quello adottato dalla Giunta Regionale sia un «provvedimento ineccepibile, giusto e coerente».
Nella delibera si legge: «Il presidio ospedaliero Italia Giordano di Castiglione di Ravello è dotato di soli 20 posti letto di Medicina Generale ed è allestito anche allo scopo di garantire prestazioni ambulatori alla popolazione che insiste in un territorio non agevolmente collegato con le altre strutture ospedaliere, pertanto ha una configurazione che lo rende più idoneo ad essere gestito nel contesto di una Azienda Sanitaria Territoriale piuttosto che essere funzionalmente collegato ad una Azienda Ospedaliera Universitaria, oggi anche strategica nel nuovo piano di regionale di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera campana per la gestione dell'emergenza da COVID -19».
«In sintesi - scrivono Salvatore Della Pace e Marco Cestaro - tutti debbono rendere di più, non si possono lasciare rivoli che allontanino o rallentino l'obiettivo: combattere l'invisibile nemico in una visione di coinvolgimento totale di tutti, con spirito di sacrificio e solidarietà. Non condividiamo la "frenesia della conferenza dei Sindaci" che ha subito reagito e scritto al Presidente della Campania, manifestando stupore e perplessità. Vogliamo veramente combattere il Covid-19 o vogliamo semplicemente rappresentare e difendere piccoli privilegi?»
Una dichiarazione che a un dipendente del Plesso di Ravello non è piaciuta: «Ci sono personaggi locali - ha scritto - che parlano di cose che non conoscono. Quando non troveranno un cardiologo, un rianimatore, un radiologo per salvarli, perché ne potrebbero aver bisogno, e l'ASL Salerno non avrà la forza per sopperire a queste esigenze, vedremo...».
E la replica è arrivata in fretta: «Auguriamo, con convinzione anzitutto, che il dipendente stia sempre in ottima salute, sia quando lavora lì a Castiglione e sia quando si riposa a casa. Il nostro è un augurio sincero. Per quanto ci riguarda siamo coscienti che la natura è il motore della vita e della morte; spesso però noi umani lo dimentichiamo. E così ci perdiamo e ci condanniamo da soli: conta soltanto il nostro egoismo, e poco importa che al Ruggi di Salerno un cittadino di Ravello, dopo un'attesa snervante di quattro ore, prima di entrare nella struttura, ha perso la vita. Il paziente ha sostato proprio a Castiglione e poi è stato dirottato al Ruggi di Salerno. Al dipendente con le idee così profonde consigliamo di mantenere l'ironia, ma se può, di essere meno beffardo. Ma forse pretendiamo troppo».
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