Tutti assolti i sindaci e tecnici che nel 2016, dopo il sequestro del depuratore di Maiori (e di quasi tutti gli impianti in Costiera Amalfitana), furono rinviati a giudizio per i reati di danneggiamento dei beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone e deturpamento di bellezze naturali.

A darne notizia è Il Mattino, in un articolo a firma di Petronilla Carillo.

Un processo giudiziario durato quasi sei anni, dopo che gli accertamenti avevano rivelato l'inidoneità degli impianti di trattamento delle acque, che venivano sversate in mare senza una depurazione adeguata, danneggiando le matrici ambientali di beni pubblici, protetti da vincolo paesaggistico.

Assolti, perché il fatto non sussiste, Antonio Della Pietra, ex primo cittadino difeso dall'avvocato Vincenzo Rispoli; Antonio Capone, attuale sindaco, difeso dall'avvocato Giuseppe Della Monica; Aniello Casola, ingegnere dell'ufficio tecnico comunale, difeso dall'avvocato Silverio Sica; e Luigi Avitabile, manutentore degli impianti difeso dall'avvocato Luigi D'Uva.

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