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Tu sei qui: PoliticaDepuratore al Demanio, “Primavera maiorese” si batte per una proposta alternativa
Scritto da (Maria Abate), giovedì 30 luglio 2020 12:57:34
Ultimo aggiornamento giovedì 30 luglio 2020 12:58:49
Al depuratore in località Demanio il gruppo dell’avvocato Vincenzo Rispoli "Primavera maiorese" non ci sta. E ripropone una soluzione alternativa che consiste in una condotta sottomarina che colletti i reflui della Costiera nel depuratore di Salerno, tra l’altro già avallata da parere e relazione tecnica dell'Ausino. Quindi, con i risparmi di spesa, Rispoli propone la realizzazione di un’oasi biologica che comprenda la Valle del Demanio, il Castello di Thoroplano, il Santuario dell’Avvocata, le grotte di Capo d’Orso e la zona naturalistica di Erchie, per una vasta area protetta paragonabile a quella della Valle delle Ferriere tra Amalfi e Scala.
Di seguito il testo della sua petizione, disponibile anche online.
Appena abbiamo scoperto il progetto sul depuratore consortile nel Demanio di Maiori, abbiamo promosso una campagna di informazione e sensibilizzazione e proposto anche a mezzo petizione popolare (ancora in corso) la migliore soluzione della condotta sottomarina che colletti i reflui della Costiera nel depuratore di Salerno.
Una soluzione di semplice buon senso che deriva dalla necessità di tutela e promozione ambientale, culturale, turistica, sportiva ed idrogeologica dell'area e di tutto il patrimonio montano di Maiori, possibile Oasi biologica paragonabile se non superiore a Valle delle Ferriere e Sentiero degli Dei.
Inoltre, nella nostra valutazione, la soluzione del depuratore avrebbe comportato anche un maggiore spreco di risorse economiche soprattutto nella fase della gestione (quindi con impatti economici strutturali a carico delle Comunità interessate dall'intervento) oltre a possibili rischi di malfunzionamento delle pompe di sollevamento a monte dei reflui con eventuali impatti ambientali su fiume e/o mare e comunque a carico della Comunità di Maiori.
La scorsa estate scoprimmo che la nostra soluzione era stata già avallata da parere dell'Ausino, Ente competente nella gestione delle acque, pubblicandone il relativo stralcio.
Oggi siamo entrati in possesso anche della relazione tecnica che conferma tutte le nostre valutazioni economiche ed ambientali.
E chiediamo nuovamente agli Enti competenti, per accesso agli atti del procedimento:
1) Quali sono le valutazioni di ordine tecnico ed economico-finanziario che hanno escluso la fattibilità e/o la convenienza sotto i profili ambientali e finanziari della soluzione avanzata col parere tecnico dell'Ausino (Ente competente nella gestione delle acque)?
2) Quali sono le valutazioni di ordine tecnico ed economico-finanziario che hanno portato ad avanzare un progetto che, per localizzazione, volumi e costi complessivi, non presenta gli "innumerevoli vantaggi" che invece offre la condotta sottomarina?
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