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Tu sei qui: PoliticaDepuratore consortile, Della Pace scrive a Reale: «Non ti è consentito decidere il destino di Maiori»
Scritto da (Maria Abate), mercoledì 21 luglio 2021 14:35:55
Ultimo aggiornamento mercoledì 21 luglio 2021 14:43:06
«Non ti è consentito decidere anche il destino di Maiori: questo lo faranno i miei cari concittadini e il Consiglio Comunale».
A scriverlo, in una lettera aperta, il capogruppo di minoranza di "Idea Comune" Salvatore Della Pace rivolgendosi al sindaco di Minori, Andrea Reale, che durante il consiglio comunale del 16 luglio scorso aveva espresso la certezza che la realizzazione del depuratore consortile a Maiori andrà a buon fine, assicurando che «tra una settimana saranno assegnati i lavori ad una delle 5 ditte che ha vinto l'appalto».
Una dichiarazione che, oltre a indignare il consigliere comunale, crea sospetto: «So per certo che tu non fai parte dei tre membri della Commissione della Provincia che dovranno decidere il vincitore della gara. Le tue sicurezze tempistiche appaiono almeno strane, considerando la riservatezza e la segretezza dei lavori dei commissari».
Di seguito il testo integrale della lettera.
Caro Sindaco,
nel Consiglio Comunale di Minori del 16/07/2021, in tono solenne hai annunciato: "...IL DEPURATORE DI MAIORI SI FA E BASTA...".
Ti sei preso, poi, con lucida modestia, i meriti dell'operazione; e hai aggiunto: "...TRA UNA SETTIMANA SARANNO ASSEGNATI I LAVORI AD UNA DELLE 5 DITTE CHE HA VINTO L'APPALTO...".
Il tono solenne delle affermazioni, la tua postura, l'espressione dello sguardo, efficacemente evidenziato nella diretta video, mi hanno rimandato indietro nel tempo: quando da protagonista a Minori hai fatto teatro.
E non ti nascondo che ero sempre presente alle tue esibizioni, godendomi la tua innata propensione all'arte della recitazione.
Caro Andrea, posso capire l'infelicità di colui che si sente incompreso, ignorato pur tra un vasto consenso indiscutibile, ma tu sei e resti il Sindaco di Minori. Hai il diritto quindi di difendere solo il tuo territorio.
Non ti è consentito decidere anche il destino di Maiori: questo lo faranno i miei cari concittadini e il Consiglio Comunale dove, forse immeritatamente, sono presente come consigliere.
Ho aspettato giorni prima di scriverti, convinto che il Sindaco di Maiori avrebbe preteso le tue scuse, per queste tue illegittime ingerenze. Ma nulla è accaduto.
Così, in me, si rafforza l'idea che il Capo dell'Amministrazione di Maiori e la sua giunta, dipendono e parteggiano alle decisioni che tu vai a prendere. Quasi li guidi per mano.
Ma noi maioresi abbiamo cuore e dignità. Rispettiamo tutti e pretendiamo da tutti rispetto.
Ora che capisco che ci stimi poco, ti voglio raccontare come siamo fatti: quando in un angolo di Minori, suggestivo e accovacciato sul mare, più volte c'è stata un'emergenza sanitaria, non abbiamo fatto alcun commento. Anzi, abbiamo sofferto.
Perciò, caro Sindaco, non puoi dettare le scelte e le decisioni che spetta a noi maioresi prendere. Ti è almeno chiaro il significato politico di questo semplice ragionamento?
Inoltre, so per certo che tu non fai parte dei tre membri della Commissione della Provincia che dovranno decidere il vincitore della gara. Le tue sicurezze tempistiche appaiono almeno strane, considerando la riservatezza e la segretezza dei lavori dei commissari. Ma questa è un'altra storia.
Ora ti lascio al tuo lavoro.
Ma voglio prima soffermarmi al momento più gustoso del tuo intervento, quando hai accelerato il ritmo della voce e hai declamato: "...IL DEPURATORE DI MAIORI, CHE E' UNA CERTEZZA E UNA REALTÀ, SI FA E BASTA...".
Ho pensato alla "Smorfia", composto dal trio Troisi-De Caro-Arena, nelle loro irraggiungibili e indimenticabili sceneggiate napoletane; in particolare quando il duretto del quartiere zittisce tutti e dice: "ha parlato Gennarino Parsifal, po' po' ".
Un saluto.
Salvatore Della Pace
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