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Storia e Storie

Una ferita ancora aperta nella memoria di Maiori e della Costiera Amalfitana

27 giugno 1988 - 2025: 37 anni fa il crollo di Palazzo D’Amato a Maiori

A 37 anni dalla tragedia che sconvolse Maiori, le immagini e i racconti di chi visse in prima linea il dramma del crollo di Palazzo D’Amato tornano a far luce su una pagina dolorosa della storia cittadina.

Inserito da (Admin), mercoledì 25 giugno 2025 09:10:31

Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione, provocarono un'esplosione devastante e il conseguente collasso della struttura.

Il bilancio fu drammatico: sei vittime innocenti tra gli abitanti e anche la morte dei due responsabili materiali dell'esplosione, rimasti coinvolti nell'incendio che loro stessi avevano innescato.

Tra i primi a giungere sul posto fu il giornalista Sigismondo Nastri, all'epoca residente al Parco Cocomero. Ignorando i rischi, con una Polaroid documentò quanto accaduto. Riuscì a scattare fotografie cruciali: una mostrava il cadavere di uno degli attentatori, l'altra le taniche di benzina utilizzate per provocare l'incendio.

Nonostante le minacce di denuncia e sequestro da parte dei carabinieri, Nastri mise in salvo le immagini e riuscì, in contatto con Umberto Belpedio, a farle arrivare in redazione al Giornale di Napoli, che uscì poche ore dopo con un'edizione straordinaria distribuita anche a Maiori.

Nei giorni successivi, insieme all'inviato Eduardo Scotti, Nastri seguì l'intera vicenda sul campo, conducendo un'inchiesta rigorosa per fare luce sulle cause e responsabilità del crollo. Un esempio di giornalismo coraggioso, al servizio della verità e della comunità.

Oggi, grazie alla testimonianza diretta e al contributo fotografico di Andrea Anastasio, che immortalò la scena dal palazzo dove abitava, possiamo restituire alla memoria collettiva l'intensità di quei momenti. Sulla Pagina Facebook de Il Vescovado è pubblicata la gallery completa con tutte le immagini.

Ricordare significa non dimenticare. E Maiori, oggi come allora, si stringe nel ricordo delle sue vittime e nella condanna di ogni forma di violenza e inganno.

 

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