Tu sei qui: Territorio e AmbienteDa Maiori un ricorso contro targhe alterne e senso unico per i bus, Positano si costituisce per difendere ordinanza Anas
Inserito da (Maria Abate), venerdì 19 giugno 2020 10:19:27
L'istituzione delle targhe alterne nei weekend a partire dal 15 giugno, dalle 10 alle 18, come da ordinanza Anas n. 340/2019, ha riacceso gli animi di imprenditori e operatori turistici in Costiera Amalfitana.
In particolare, nei giorni con data dispari, insiste il divieto di transito per le targhe con ultima cifra numerica dispari, mentre nei giorni con data pari, il divieto di transito per le targhe con ultima cifra numerica pari, ad eccezione dei residenti nei 13 Comuni della Costa d'Amalfi, di veicoli al servizio di titolari di contrassegno H purché presenti a bordo dello stesso, Taxi e NCC, Mezzi di soccorso e Forze di Polizia.
Inoltre, per i bus è imposto, fino al 30 settembre, il senso di marcia obbligatorio in direzione Positano/Vietri sul Mare per i mezzi di dimensioni inferiori a mt 4,00 di altezza, mt 2,55 (mt 2,60 per i veicoli per trasporto di merci deperibili ATP) di larghezza e mt 10,36 di lunghezza e superiori a mt. 4,00 di altezza, mt 2,10 di larghezza, mt 6,00 di lunghezza con deroga.
Disposizioni avversate dai comuni (e da albergatori e titolari delle aziende di trasporto privato) di Maiori e Minori, che vi riscontrano un danno economico non indifferente, con benefici soltanto per Sorrento.
Ma, lo scorso 18 febbraio, il ricorso presentato dagli operatori turistici è stato "congelato" e l'ordinanza è entrata in vigore lo scorso 1° aprile, in pieno lockdown. Perciò, gli operatori turistici hanno presentato una nuova istanza di discussione per chiedere l'annullamento dell'ordinanza.
«All'interno della Conferenza dei Sindaci diversi amministratori si sono resi conto, analizzando nel merito l'ordinanza, che serve solo a fare del male alla Costiera. Difatti, l'Ordinanza non ferma il turismo PENDOLARE, ma lo rafforza, legittimando tutti i bus provenienti da Castellammare/Sorrento a continuare a fare esattamente ciò che hanno fatto fino ad ottobre scorso: ingolfare, inquinare, insozzare la nostra bella terra - ha spiegato Chiara Furco (Sunland) -. Tutto ciò a discapito del TURISMO RESIDENTE, che dovrà affrontare traversate oceaniche perché per venire a Maiori dall'aeroporto o da Pompei dovrà farlo percorrendo tutta la SS163 da Vico fino alla destinazione di soggiorno. Non dare la possibilità di arrivare agevolmente dall'aeroporto, oppure non consentire di andare a Ravello per assistere ad un concerto, o programmare una cena ad Amalfi, rende l'offerta turistica della Costiera Amalfitana monca, favorendo invece l'offerta turistica del comprensorio Sorrentino/Napoletano cui è stata spianata la direttrice Positano/Amalfi/Ravello».
Ma da Positano, nuove aziende (Hotel Villa Gabrisa, Fattoria la Tagliata, Casa e Bottega, Albergo Montemare - Sunrise SRL, Li Galli Bar Bistrò, Ristorante Bruno, Ristorante Il Ritrovo, Ristorante Le Tre Sorelle, Next2 S.A.S., Ristorante Da Vincenzo) si sono unite alla causa e si sono costituite contro l'annullamento del provvedimento, con l'assistenza dell'avvocato Giuseppe Lanocita.
«I turisti del periodo post Covid gratificheranno soltanto quelle località laddove troveranno "sicurezza", "sanità" e "distanziamento sociale", ritorneranno in quei posti dove avranno trovato adeguati spazi non solo nelle camere d'albergo ma anche nei luoghi pubblici, lungo le strade pedonali e soprattutto lungo le strade di scorrimento stradale come la nostra Strada Statale 163. Ovviamente si aspetteranno di essere accolti con gentilezza, disponibilità buon umore, professionalità, competenza, pace, tranquillità e di trovare luoghi ameni. Tutto questo non è conciliabile con la furia devastatrice del turismo pendolare di massa che non è più, ma non lo era già prima, assolutamente sostenibile dal nostro fragile, piccolo ma prezioso territorio», ha detto invece Vito Cinque, a nome della categoria degli hotel di lusso.
Intanto, come scrive Salerno Today, mercoledì c'è stato un incontro sul lungomare di Minori tra alcuni operatori economici, che chiedono maggiore chiarezza sulla regolazione della viabilità sulla Statale Amalfitana.
Quello che forse manca, nell'ottica di risolvere un problema atavico per tutta la Costiera, è il dialogo. Un dialogo concreto, che s'impronti verso la piena apertura alla comprensione delle motivazioni dell'altro e che porti a una soluzione che non scontenti nessuna delle parti. Perché la Costiera, se è unita, può ripartire alla grande.
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