Territorio e AmbienteGalleria Maiori-Minori, l’architetto De Iuliis invita i cittadini a «sabotare impianto pericolosamente speculativo»

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Galleria Maiori-Minori, l’architetto De Iuliis invita i cittadini a «sabotare impianto pericolosamente speculativo»

Per De Iuliis tale intervento «si configura solo come un enorme impianto pericolosamente speculativo, architettato di nascosto e svelato quasi per sbaglio a piccole dosi, come il piano di una rapina, che nonostante i malumori, l’avversione e il raccapriccio del buon senso, prosegue»

Inserito da (Maria Abate), lunedì 6 luglio 2020 15:24:54

L'approvazione del PUC nel Comune di Maiori, una settimana fa, ha riportato in auge la galleria per Minori, che è compresa tra i piani e programmi operativi da realizzare nel breve-medio periodo. Anche se, entro 60 giorni, è consentito a soggetti pubblici e privati, anche costituiti in associazioni e comitati, proporre osservazioni contenenti modifiche ed integrazioni al Piano.

Per una lunghezza di circa 500 metri e un costo complessivo di 19 milioni di euro, collegherà i due centri abitati di Minori e Maiori, attraversando la roccia in località Torre Mezzacapo, e avrà lo scopo di decongestionare la Statale 163 Amalfitana.

«Come è possibile, alcuni si chiedono, che i cittadini possano accettare profonde ingiustizie ed incomprensibili risoluzioni prese in assoluta autorità, senza alcun confronto, che andranno ad incidere decisamente sulla vita di tutti? È concepibile ricevere un mandato di amministratore e poi, viceversa, ergersi a padrone della roba degli altri?», ha commentato l'architetto-scrittore Christian De Iuliis, che lo scorso gennaio si era già espresso in precedenza in merito «all'irresistibile tentazione di fare nuovi buchi nel paesaggio costiero per introdurci autovetture, ferme o in transito; fantasticando di "sviluppo turistico-ricettivo" o vaneggiando di "riqualificazione urbanistica"».

Due giorni fa l'architetto minorese ha ribadito che «il proposito di fare una galleria tra i paesi di Maiori e Minori è un progetto che non era presente nei programmi dei rispettivi schieramenti eletti. Non è stato sottoposto a nessun consenso elettorale, né ad un dibattito pubblico, non è supportato da nessuna indagine sul rapporto costo-benefici, non ha ricevuto il supporto di nessuna autorità culturale o scientifica».

Per De Iuliis tale intervento «si configura solo come un enorme impianto pericolosamente speculativo, architettato di nascosto e svelato quasi per sbaglio a piccole dosi, come il piano di una rapina, che nonostante i malumori, l'avversione e il raccapriccio del buon senso, prosegue».

E poi ha proposto di sabotare l'opera denominata "Variante in galleria sulla S.S. 163 tra Minori e Maiori", proprio come quando Erri De Luca dichiarò che fosse giusto sabotare la linea ferroviaria dell'alta velocità Torino-Lione, in val di Susa (detta "TAV").

Infatti, «"sabotare" pur essendo un verbo potente, non indica necessariamente azioni violente: le parole non si processano. Possiamo farlo democraticamente, con la forza dei nostri pensieri, l'energia delle nostre parole, gli argomenti della nostra scrittura e, infine, in cabina elettorale».

«Fermare il tentativo di un pugno di sconsiderati di perpetrare la distruzione del nostro territorio. E non solo nel caso di quest'opera, ma in ogni circostanza in cui sindaci, o simili, proveranno ad appropriarsi delle cose di tutti. E' l'unica arma che ci resta a disposizione. Ma è formidabile», ha chiosato De Iuliis in un articolo consultabile integralmente cliccando qui.

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