Tu sei qui: Territorio e AmbienteMaiori, "No Dep" replicano al Sindaco: «Sono altre le cose che danneggiano il futuro turistico della città»
Inserito da (Maria Abate), venerdì 11 febbraio 2022 13:49:42
Qualche giorno fa, in un'intervista al TgR Campania il Sindaco di Maiori, Antonio Capone, ha dichiarato: «Chi contesta il progetto mette in discussione il futuro turistico della città».
A commentare la dichiarazione del Primo Cittadino, anche una firmataria della petizione del Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" contro il depuratore, Sabrina Apicella. Di seguito il testo integrale.
«Chi contesta il depuratore mette in discussione il futuro turistico della città».
Una dichiarazione che mi fa abbastanza effetto e che, in un certo caso, mi colpisce personalmente. Sì, perché tra quei contestatori ci sono anch'io e se il mio pensiero rivoluzionario, modesto e popolano, ha rischiato seriamente di divenire un intralcio per l'avvenire del mio paese, allora chiedo scusa.
Chiedo scusa a quel futuro scalciante che, a quanto pare, non vede l'ora di prendere forma. Chiedo scusa a tutti i progetti, descritti con infallibile presunzione, che rischiavano di andare in fumo, per aver detto di no ad un'opera che colorerà di blu la nostra bandiera.
Ma le bandiere, si sa, vanno dove le conduce il vento, cambiano forma e posizione, prendono le sembianze della forza che si impone.
Una nota canzone lo chiama il "vento del cambiamento", eppure non riesco ad accostare a quest'evento uno stralcio di poesia.
Questo vento lo sento contrario. Non mi dà alcuna sensazione di freschezza, di novità e di speranza, bensì di una forza motrice che si accanisce contro un enorme cratere di polvere, che ad ogni folata annebbia, insabbia ed inaridisce.
Certo, non ho alcun potere, se non quello di un'umile cittadina che fa il suo dovere e che non ha alcuna laurea insignita per nessuna delle posizioni già occupate dai tecnici di turno, e so anche che il sesto senso è sempre l'ultimo in classifica, ma se due indizi fanno una prova, io continuo ad assecondare l'idea che questa visione di futuro sia fin troppo sproporzionata, se messa in relazione alla realtà del presente.
Abbiamo tirato in ballo il futuro turistico della cittadina, giusto? E allora depongo per un attimo le mie scuse da core ingrato e mi faccio carico dell'unica arma che mi è concessa: il dubbio.
Maiori può ambire realmente ad un lauto futuro turistico, o per meglio dire, il turismo può ancora sperare in un futuro?
Prendiamo in considerazione l'investimento turistico per antonomasia: l'imposta di soggiorno.
<<Il relativo gettito - si legge al comma 1 dell'articolo 4 del D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23 - è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.>>
Quest'anno, per alcune strutture, l'importo della tassa è stato addirittura raddoppiato (già di per sé alquanto discutibile) ma a fronte di quali migliorie? Quali sono stati gli investimenti fattibili realizzati grazie agli "extra" versati da chi, nonostante le innumerevoli falle amministrative/organizzative, continua a sceglierci?
Sono dati che non ci vengono mai forniti. E senza di essi, come facciamo a mettere in dubbio l'avvenire?
Quali sono i progetti in vista, se proprio in ambito turistico, non riusciamo ancora a garantire: un servizio spiaggia limpido, regolare e soprattutto totalmente gratuito, ove possibile; servizi igienici decorosi; trasporti locali efficienti; un'identità territoriale rispettabile; programmazioni mirate e lungimiranti?
Io non metto in discussione il futuro turistico della città, piuttosto metto in discussione, senza alcuna ovvia retorica, il passato ed il presente della stessa... prematuri "fratelli maggiori" di un futuro perennemente in travaglio.
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