AttualitàA Roma inaugurata l’opera dedicata a Willy Duarte: l'autore è Giuseppe Palermo, originario di Maiori

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A Roma inaugurata l’opera dedicata a Willy Duarte: l'autore è Giuseppe Palermo, originario di Maiori

Al Corriere, l'artista, abituato a lavorare la ceramica, ha spiegato così l’opera: «È una sequenza di tronchi in verticale, sormontati da dischi di acciaio riflettente. Vi si vede il cielo. Ci si specchia. Uno per ogni stadio di crescita di Willy, fino al metro e 82 di quando morì».

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 10 novembre 2023 11:02:47

Ieri, giovedì 9 novembre, a Roma, in piazza Pepe, nei pressi della targa che ricorda il suo nome, si è tenuta l'iniziativa "Ricordando Willy Monteiro Duarte", il giovane ucciso il 6 settembre 2020 a Colleferro per mano dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli.

Per l'occasione, alla presenza dell'assessore alla Cultura del Municipio Roma I Centro, Giulia Silvia Ghia, è stata inaugurata in piazza la scultura "Anima 21" dedicata proprio a Willy.

L'autore è Giuseppe Palermo, originario di Maiori, che risultò vincitore durante la giunta Raggi, quando venne bandito un concorso per realizzare un monumento a Roma in ricordo della vittima.

Al Corriere, l'artista, abituato a lavorare la ceramica, ha spiegato così l'opera: «È una sequenza di tronchi in verticale, sormontati da dischi di acciaio riflettente. Vi si vede il cielo. Ci si specchia. Uno per ogni stadio di crescita di Willy, fino al metro e 82 di quando morì. Fra quei tronchi i bimbi giocano già a nascondino, e ho visto un immigrato fare la barba all'altro».

Per Giuseppe Palermo questa è la prima opera pubblica: «La lavorazione è stata un passaggio prezioso, per me abituato a lavorare in studio... Chi mi regalava consigli, chi mi portava il caffè», ha raccontato alla giornalista Laura Martellini.

L'artista non ha abbattuto alberi per realizzarla, ma è andato a cercare fuori Roma tronchi già tagliati: «Le persone si avvicinano, toccano le cortecce, si fanno i selfie, fanno domande. Magari potrà capitare che incideranno i loro nomi nel legno. Ma non me ne faccio un cruccio. Il legno è vecchio. E non ispira di certo atti vandalici».

 

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