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Tu sei qui: PoliticaSpiagge libere in Costiera Amalfitana: a Maiori interviene Nuova Primavera Maiorese
Scritto da (Admin), domenica 20 giugno 2021 18:44:58
Ultimo aggiornamento domenica 20 giugno 2021 19:01:54
Uno stabilimento balneare può impedire l'accesso alla battigia? E' la domanda a cui ha tentato di rispondere l'avvocato Vincenzo Rispoli, responsabile del Movimento politico locale Nuova Primavera Maiorese e, nel farlo, ha condiviso un interessante articolo di Altroconsumo.
"Sui diritti dei più deboli, soprattutto bambini ed anziani, da semplici cittadini diciamo NO a strumentalizzazioni e facile propaganda! La Politica, se è in grado, faccia rispettare la Legge che esiste in Italia! Oppure tragga le dovute conseguenze! La normativa nazionale obbliga ad un'adeguata proporzione tra le spiagge in concessione e le spiagge libere.
Perfino la normativa Covid19 della Regione Campania non ha mai abolito le spiagge libere né il libero accesso, ma solo regolamentato gli accessi che devono restare liberi, secondo modalità di cui i Comuni devono farsi carico almeno per le fasce più deboli della popolazione!
Questa è un'esigenza di civiltà per i cittadini più deboli. Ed una priorità per garantire le presenze nelle strutture ricettive locali che non reperiscono spazi sufficienti negli stabilimenti balneari ormai saturi.
Affidarsi continuamente alle buone intenzioni non è più sufficiente ma ormai diviene irrilevante."
Chiariamolo subito: la spiaggia è un bene pubblico che appartiene allo Stato anche se è data in concessione agli stabilimenti balneari. La battigia, poi, resta sempre a disposizione di tutti. Abbiamo raccolto le informazioni sulla normativa che regola le spiagge pubbliche e le concessioni agli stabilimenti balneari. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Spiagge e lidi fanno parte del cosiddetto demanio marittimo dello Stato. Significa che sono beni di proprietà dello Stato(oppure di Regioni, Province o Comuni), inalienabili, inespropriabili e destinati a servire i bisogni della collettività. E allora le spiagge private? Lo Stato può affidare le spiagge in concessione ai privati, ma i poteri dei concessionari si scontrano con il limite invalicabile dellalibera fruizione da parte dei cittadini della battigia.
Battigia, il significato giuridico
Tecnicamente la battigia è "quella parte di spiaggia contro cui le onde si infrangono al suolo, chesi estende per circa cinque metri dal limitare del mare". Questo vale sempre, a eccezione delle spiagge di ampiezza inferiore a 20 metri per le quali l'estensione della battigia può essere ridotta fino a tre metri. Riguardo quest'area della spiaggia, la legge prevede che l'accesso alla battigia sia sempre libero e gratuito, anche al fine di balneazione. Quindi come devono comportarsi i titolari delle concessioni? La legge prevede l'obbligo per i titolari di consentire l'accesso e il transito per il raggiungimento della battigia antistante l'area compresa nella concessione, anche al fine della balneazione.
Se si decide di usufruire dei servizi messi a disposizione di uno stabilimento balneare, quindi di noleggiare ombrelloni e sdraio, questo avviene esclusivamente dietro pagamento. Ma, in tutti i casi, uno stabilimento non può richiedere il pagamento per il raggiungimento dell'acqua, così come per il passaggio e lo stazionamento sopra i cinque metri (o tre) di battigia. Nessun concessionario privato potrà impedire le attività in quest'area della spiaggia, o posizionare oggetti ingombranti come ombrelloni, lettini o sdraio, perché deve essere garantito il libero passaggio.
Se vuoi optare per uno stabilimento balneare, noi ne abbiamo visitati oltre 200 in 7 rinomate località di villeggiatura italiane, valutando i servizi che offrono, i costi, l'accoglienza e altri parametri importanti per una scelta intelligente. Ecco quali sono i migliori.
Come detto in precedenza, se si decide di utilizzare ombrelloni e sdraio fornite da uno stabilimento balneare è normale che l'erogazione del servizio avvenga previo pagamento. Ma l'arbitrario divieto o la richiesta di somme di denaro per l'accesso al mare rappresentano a tutti gli effetti un abuso che devono essere segnalati alle autorità competenti. La normativa prevede, inoltre, che gli stabilimenti debbano essere intervallati da spiagge libere, senza che queste vengano relegate a zone meno suggestive o ad aree periferiche del litorale. Ultima, ma non ultima, deve esserci un'adeguata proporzione tra le spiagge in concessione e gli arenili direttamente fruibili, le cosiddette spiagge libere.
Foto: Fran Rishworth
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