Territorio e AmbienteDopo il restauro, l'organo storico della Cattedrale di Amalfi giunge nella Chiesa di San Domenico di Maiori

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Dopo il restauro, l'organo storico della Cattedrale di Amalfi giunge nella Chiesa di San Domenico di Maiori

Lo strumento è opera di un esponente dell'organaria napoletana ottocentesca la cui attribuzione può per affinità costruttive essere data all'organaro Elia Favorito di Napoli

Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 30 luglio 2022 10:40:08

Di Antonio Taiani, ingegnere

L'ultimo atto, per la Chiesa di S. Domenico, rimasta chiusa per oltre 34 anni e risorta all'antico splendore diventando centro di liturgia, tradizioni ed eventi, sta per concludersi.

La struttura necessitava, infatti, di un organo della sua "età" e della sua importanza. E, dopo tanto peregrinare, anch'esso è arrivato, dopo anni di consultazioni, di permessi, di sollecitazioni, con l'impegno smisurato del parroco pro tempore ed ora emerito, Don Vincenzo Taiani.

È doveroso ringraziare, per questo dono, il nostro Arcivescovo S.E. Mons. Orazio Soricelli, nonché il Rev. Canonico Don Luigi Colavolpe ed il Rev. Don Pasquale Imperati, che hanno profuso le loro energie al trasferimento dell'organo ed al suo restauro. Grazie, infine, al nuovo parroco, don Nicola Mammato, per gli ultimi atti da completare e da dover redigere.

Lo strumento liturgico in questione proviene dalla Chiesa di San Benedetto ad Amalfi, originariamente costruito e installato nell'attigua Cattedrale di S. Andrea Apostolo in una cassa lignea policroma in Cornu Evangeli, che attualmente è utilizzata per ospitare una sezione del nuovo organo a trasmissione elettrica costruito dalla ditta Mascioni di Cuvio (VA) nel 1963.

Fu spostato e rimontato, parzialmente diminuito, pesantemente modificato per la nuova posizione e privato della propria cassa originale, da una maestranza anonima. Lo strumento è opera di un esponente dell'organaria napoletana ottocentesca la cui attribuzione può per affinità costruttive essere data all'organaro Elia Favorito di Napoli.

Tutto il materiale fu ricomposto nella nuova sede dopo il 1963 con interventi molto approssimativi, inserendolo sul piano del coro ligneo della cantoria della chiesa di San Benedetto riutilizzando, alla bisogna, parti di componenti il coro ligneo come pannelli e parti modificate sul posto per l'adattamento alla nuova collocazione

Il restauro dell'organo è in fase di ultimazione, da parte della ditta specializzata Fontana Giuseppe di Altavilla Silentina (SA). Per il definitivo restauro e la sua installazione nella Chiesa della Madonna del Rosario, comunemente chiamata di S. Domenico, ci si è avvalsi, per oltre tre mesi, della collaborazione di volontari e di membri della Confraternita unitamente al Priore e responsabile Andrea Pastore.

Finalmente si è giunti quasi alla fine. Si attende solo il momento di festeggiarne l'inaugurazione con il suo suono meraviglioso.

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