Territorio e AmbienteIn attesa del depuratore di Maiori, a Minori sorgerà nuova condotta sottomarina. I NoDep chiedono il MUDS

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In attesa del depuratore di Maiori, a Minori sorgerà nuova condotta sottomarina. I NoDep chiedono il MUDS

"Una condotta sottomarina, come prima descritta e integrata con il MUDS potrebbe garantire il cosiddetto "trattamento appropriato" evitando il mega impianto inutile e dannoso per Maiori e evitando di buttare in mare 18 milioni di euro", dichiara il Comitato

Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 31 marzo 2022 18:30:49

Dopo le preoccupazioni e le sollecitazioni espresse dal Sindaco di Minori Andrea Reale, nell'imminenza della stagione estiva, la Provincia di Salerno ha condiviso, come si legge nella relazione illustrativa, la necessità di "dispiegare ogni utile iniziativa che possa anticipare quelle opere e/o azioni utili a scongiurare il pericolo di danni all'economia locale e danni di immagine che si riverberebbero sull'intera Costiera Amalfitana".

Infatti, pare che i lavori per il depuratore consortile al Demanio di Maiori non inizieranno prima di settembre.

Il Comune di Minori ha così ricevuto dalla Provincia l'assicurazione che quest'anno la salubrità della acque marine sarà garantita tramite la costruzione in tempi brevissimi di una condotta sottomarinache porterà i reflui a 800 metri dalla Costa in sicurezza al di sotto della batimetrica dei 40 mt., profondità che impedisce ai reflui di risalire in superficie.

«La tecnica - osserva il "Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana" - è la stessa utilizzata dal Comune di Maiori da oltre 50 anni grazie al Consiglio Comunale dell'epoca che ebbe la lucidità già allora di rifiutare il depuratore e optare all'unanimità per questa tecnologia».

«Le due condotte sottomarine di Maiori, progettate e realizzate negli anni ’70 con la consulenza del prof. A. Paoletti e del prof. ing. R. Olivotti, sono in funzione da circa 50 anni e sarebbe importante analizzare lo stato del biota marino nell’intorno delle condotte per valutare gli impatti ambientali dello smaltimento», scrivono gli attivisti in una nota stampa.

E proseguono: «Oggi in maggioranza il Consiglio Comunale è orientato per altre scelte avendo ignorato in più sedute l’invito a ragionare da parte delle minoranze consiliari (MAGGIORANZA NEL PAESE) e del nostro Comitato. Purtroppo la maggioranza consiliare di Maiori ha declinato anche altro: la negazione della memoria. Una condotta sottomarina, come prima descritta e integrata con il MUDS potrebbe garantire il cosiddetto "trattamento appropriato" evitando il mega impianto inutile e dannoso per Maiori e evitando di buttare in mare 18 milioni di euro. Uno studio approfondito potrebbe costituire anche un supporto ad una possibile proposta di legge regionale, potenzialmente utile per tutta la Regione e gli agglomerati urbani inferiori a diecimila abitanti».

«È ovvio che la tecnologia propone varie alternative ma quello che conta è la volontà politica di analizzare le varie possibilità oppure di sceglierne ‘politicamente’ una senza alcun confronto serio come è avvenuto per il depuratore di Maiori», chiosano.

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