Territorio e AmbienteMaiori, Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" chiede una relazione sull'«insostenibilità» della condotta sottomarina

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Maiori, Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" chiede una relazione sull'«insostenibilità» della condotta sottomarina

Per il comitato la dichiarazione di insostenibilità della condotta sottomarina, così come progettata dall’Ausino Spa, deve essere avvalorata da «una apposita relazione con i dovuti computi e dove siano i numeri a parlare e certificare le asserzioni fatte dal Capogruppo di Maggioranza»

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 10 marzo 2021 12:11:47

«In premessa, e senza entrare nelle dinamiche della polemica interna e politica, vogliamo esprimere la piena solidarietà umana a Mario Ruggiero circa la sua legittima e libera scelta di verità e, al contempo, di fedeltà alla Città e ai maioresi».

Esordisce così il Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" dopo gli ultimi avvenimenti. Come un fulmine a ciel sereno, l'assessore Mario Ruggiero aveva infatti preso le distanze dalle posizioni "insostenibili" del Sindaco e della maggioranza sul depuratore consortile in area Demanio, scatenando la risposta adirata del Capogruppo di Maggioranza Cristiano Cremone, che oltre a precisare l'insostenibilità della condotta sottomarina, gli rinfacciava un ritardo all'ultima riunione con la Provincia.

«Le dichiarazioni del Sindaco, che fanno timidamente capolino dietro la figura del Capogruppo di Maggioranza, lasciano basiti: dalla "mancanza di contezza" di qualche settimana fa alla "piena consapevolezza" di oggi su quanto si è fatto e si sta facendo da sei anni ormai, e prendendo per buono tutto il vino che l'oste (in questo caso il R.U.P. del progetto) porta a tavola. Di qui nasce un primo consiglio: si dotassero di un buon sommelier!», scrivono con ironia i membri del Comitato.

E poi commentano la lettera dell'assessore all'Attuazione delle linee guida programma di governo e alla Protezione Civile: «Nella sostanza Mario Ruggiero evidenzia che si sta portando avanti un procedimento in difformità di quanto inizialmente previsto nella Delibera di C.C. n. 27 del 20 giugno 2016. Affermazioni precise, citazioni di fatti inoppugnabili, domande ineludibili che richiedono risposte precise; risposte che possono essere di ordine politico ma che potrebbero trovare udienza anche presso organi di controllo superiori frapponendosi all'esecuzione del procedimento e creando ulteriori costi per la collettività».

Ruggiero precisava che, inizialmente, il convogliamento dei reflui dei comuni di Ravello, Scala e Atrani non era previsto nel progetto consortile approvato all'unanimità cinque anni fa.

«È indubbio - aggiungono gli attivisti - che le affermazioni di natura prettamente tecnica vadano supportate da apposita documentazione, nel caso specifico chiediamo all'Amministrazione se il RUP o altri tecnici della Provincia abbiano solo parlato di quanto grossolanamente riportato dal dottore Cremone nel suo comunicato, oppure se il tutto sia supportato da una appropriata evidenza documentale, di natura tecnica e di fattibilità, che possa anche considerare e valutare il rischio di eventuali danni ambientali e/o inerenti la sfera economico-sociale; quindi della conseguente ricaduta sull'occupazione e sull'attività economica incentrata sul settore turistico, fonte primaria del reddito dell'attività imprenditoriale della costiera amalfitana».

Per il comitato la dichiarazione di insostenibilità della condotta sottomarina, così come progettata dall'Ausino Spa, deve essere avvalorata da «una apposita relazione con i dovuti computi e dove siano i numeri a parlare e certificare le asserzioni fatte in modo che, una volta esperita questa necessaria attività, il tutto sia disponibile all'analisi e al giudizio di terzi; soprattutto altri tecnici in presenza di una eventuale controparte. In caso contrario tali affermazioni, come desunte dal comunicato del dottore Cremone, potrebbero trasformarsi in quella che il buon Fantozzi definirebbe senza mezzi termini UNA CAGATA PAZZESCA!».

 

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