Territorio e AmbienteMaiori, «I nostri figli perdono 20 minuti al giorno per prendere lo scuolabus»: dalle frazioni la protesta dei genitori

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Maiori, «I nostri figli perdono 20 minuti al giorno per prendere lo scuolabus»: dalle frazioni la protesta dei genitori

«Avete voluto che pagassimo il trasporto scolastico e lo stiamo facendo ma pretendiamo un servizio adeguato ed efficiente», scrivono i genitori

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 27 settembre 2022 15:54:27

Alcuni genitori delle frazioni di Maiori hanno mandato una lettera al gruppo civico "Cambiamo Rotta" per denunciare quello che definiscono un «trattamento di serie b» nei confronti dei propri figli, che per poter prendere lo scuolabus devono uscire 20 minuti prima rispetto agli alunni che abitano nel centro.

La riportiamo integralmente di seguito.

 

Mentre statisti e pseudo politici analizzano i risultati delle votazioni e valutano un'eventuale "messa in pericolo" dei diritti raggiunti, noi, genitori degli alunni che prendono il pulmino, denunciamo la violazione di un diritto che stiamo subendo da più di un anno!

Costretti ad uscire 20 minuti prima rispetto ai compagni del centro, e non sono mai 20 minuti ma arrivano anche a 25/30 perché devono prepararsi, perdono ore di lezione che diventano giorni in un anno scolastico.

Secondo calcoli matematici, 20 minuti al giorno diventano 2 ore a settimana, 8 ore al mese, 64 ore in 8 mesi scolastici: quasi 13 giorni che perdono e non per loro scelta.

Non si possono fare compiti in classe all'ultima ora e nel bel mezzo delle spiegazioni sono costretti ad andare via. Vogliamo parlare delle materie che puntualmente hanno sempre alle ultime ore? E dell'assegno che il pomeriggio non hanno?

Nonostante l'impegno dei professori a venire incontro alle esigenze, non riteniamo giusto che i nostri figli paghino lo scotto di scelte politiche e amministrative.

La scuola scarica le responsabilità al Comune.

Avete voluto che pagassimo il trasporto scolastico e lo stiamo facendo ma pretendiamo un servizio adeguato ed efficiente.

Avete voluto relegare tutti gli studenti in un solo plesso, ma non tocca ai nostri figli pagare le conseguenze.

L'anno scorso stavamo in emergenza, quest'anno l'emergenza è finita a pure la nostra pazienza.

A noi non interessano le responsabilità, non interessano gli accordi tra amministratori e società di trasporto e pensiamo che neppure la scuola possa lavarsene le mani, troppo comodo! A noi interessa che il diritto allo studio venga garantito in egual misura e che i nostri figli non subiscano discriminazioni.

 

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