Tu sei qui: Territorio e AmbienteMaiori, coordinamento NODEP scopre documento Provincia su depuratore: «Sindaco aveva “contezza”»
Inserito da (Maria Abate), martedì 19 ottobre 2021 14:46:33
Il coordinamento cittadino NODEP, che si batte da mesi contro la realizzazione del depuratore consortile al Demanio di Maiori, è venuto in possesso da alcuni giorni di un documento della Provincia di Salerno in merito a una riunione del 15 settembre 2016, alla quale era presente - tra gli altri - il Sindaco Antonio Capone.
Nella riunione, si legge nel verbale, «si discute preliminarmente della proposta tecnica pervenuta da parte del Consorzio dell'Ausino che prevede, ancorché nell'ambito del finanziamento disponibile, un radicale mutamento della tipologia dell'intervento, ovvero la realizzazione di una condotta sottomarina che da Maiori trasporta i liquami all'impianto consortile di Salerno gestito dalla SIIS. Tutti i presenti riconoscono la bontà tecnica ed economica della proposta dell'Ausino. Tuttavia i presenti fanno rilevare che analoga proposta è stata già redatta e sottoposta nel luglio del 2015 all'attenzione degli organi Regionali politici e tecnici ottenendo pubblicamente un deciso diniego».
Eppure, afferma il Coordinamento, il primo cittadino «ha ripetutamente asserito di non essere a conoscenza delle decisioni della provincia ("il soggetto attuatore è la Provincia di Salerno... Noi non abbiamo contezza" - La Città di Salerno, 16 gennaio 2021)».
Inoltre, si legge nel verbale della riunione in Provincia, il sindaco di Maiori «ribadisce la propria disponibilità a varianti progettuali rispetto al sito individuato purché le possibili alternative rispettino il cronoprogramma approvato ed inviato alla commissione europea per la parte riguardante il proprio comparto».
«In molte occasioni, non ultimo il convegno "Risorsa Mare" al comune di Maiori si è ribadito di presunte criticità tecniche, ambientali, giuridiche per la realizzazione della condotta per Salerno. Una narrazione che parla di studi tecnico-scientifici per decidere sull'esclusione della condotta sottomarina. Dall'allegato e citato verbale del 15/09/2016, al contrario, si desume che è sostanzialmente una scelta politica della Regione Campania. È palese che nessuno si è sforzato più di tanto per capire se tecnicamente ci fossero problemi. Giusto per la cronaca, in giro ci sono condotte di decine di chilometri!», aggiungono i membri del Coordinamento NODEP.
Per quanto riguarda, invece l'ambito finanziario, «per la condotta di Cetara, e a gara assegnata, si è avuta ultimamente una variazione in aumento della spesa da 2 milioni e mezzo di euro a 3 milioni e mezzo, in pratica dalla sera alla mattina senza nessuna particolare procedura. Quindi c‘è da pensare e dubitare anche quando si dice che "...che la proposta pervenuta dall' Ausino, introducendo un netto cambiamento di quanto già approvato ..., andrebbe di nuovo sottoposta all'approvazione della Commissione Europea"».
«Adesso sembra inconfutabile che Maiori sia stato grossolanamente svenduto, dal nostro (?) Sindaco, in una riunione dove si decideva delle sorti di un territorio semplicemente con LE CHIACCHIERE (pure senza tabacchiera annessa) e sottostando a imposizioni politiche, ma senza alcun presupposto tecnico-scientifico anzi, al contrario, lodando comunque la soluzione proposta da Ausino», dichiarano i membri del comitato NODEP.
E aggiungono: «Il Sindaco di Cetara Secondo Squizzato aveva a suo tempo contrastato un analogo progetto di depuratore, chiedendo e difendendo con forza la soluzione alternativa della condotta sottomarina per Salerno; nel frattempo ha dovuto affrontare un processo nel merito... oggi però Cetara ha risolto il problema depurazione con una condotta sottomarina per Salerno in fase di completamento».
«Ai lettori e ai cittadini di Maiori il confronto tra i due comportamenti e l'ardua sentenza. Noi diciamo solo che chi ha timore delle conseguenze può sempre dimettersi per evitarle. La prossima puntata avrà invece come oggetto la sorprendente vicenda della condotta di Marmorata», chiosano.
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