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Tu sei qui: Cronaca, Notizie, LifestyleCoronavirus: Sanitari della Costa d'Amalfi pronti a far fronte all'eventuale emergenza
Scritto da (admin), venerdì 31 gennaio 2020 18:50:21
Ultimo aggiornamento venerdì 31 gennaio 2020 18:53:24
Di Raffaele Vitagliano* medico di continuità assistenziale, presidio di Maiori Costa d'Amalfi
Le notizie televisive sulla diffusione del Coronavirus, responsabile di una sindrome simil influenzale, crea (come era logico attendersi) paure e smarrimento nella collettività anche in Costa d'Amalfi, tenendo presente che essa è meta di turisti provenienti da ogni angolo del pianeta, Cina compresa.
Capita così che innumerevoli richieste di informazioni arrivino ai nostri presidi di Continuità Assistenziale, punto di riferimento unitamente al 118 per esigenze e urgenze sanitarie.
Sono molte le richieste che registriamo in ordine alle informazioni sul coronavirus (responsabile della SARI-Severe Acute Respiratory Infections: una grave infezione respiratoria acuta) che si sta diffondendo nello stesso periodo del picco influenzale che, avendo tratti comuni con la SARI, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria.
Nel rispondere alle pressanti richieste, legate anche al comprensibile stato di paura innescato anche dalla furia mediatica che inevitabilmente si è creata attorno a questa seria problematica, vogliamo evitare di creare allarmismi e nel contempo tenere alta la guardia e i livelli di precauzione.
Siamo venuti a conoscenza delle direttive impartite ai medici di Assistenza Primaria per segnalare casi sospetti (fa nulla se si son dimenticati di inviarle anche a noi che rappresentiamo, forse più di loro, la frontiera possibile che intercetta quanti pervengono nel nostro territorio).
Non solo ci adegueremo, ma attueremo forme per arginare al massimo possibile l'eventuale rischio di contagio. Così capiterà, forse, che anche per chiamate di semplici influenze potreste vederci arrivare (solo all'interno del domicilio) con mascherine di precauzione.
La misura si rende opportuna in quanto, semmai il sospetto si rivelasse fondato, eviteremo così misure di quarantena che inevitabilmente scatterebbero con gravi ripercussioni sull'organico, mai come adesso necessario, in forze, al massimo possibile.
Noi saremo sempre presenti ed operativi, rispondendo con visite domiciliari laddove richieste o, addirittura, anche non richieste se da noi ritenute necessarie, a maggior tutela dell'interessato e della collettività.
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