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Tu sei qui: PoliticaGalleria e depuratore entrano nel dibattito elettorale: Capone a favore, D’Amato e Della Pace contrari
Scritto da (Maria Abate), mercoledì 2 settembre 2020 09:27:57
Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2020 09:37:48
«Ci aspettiamo che il dibattito elettorale, in particolare per le elezioni comunali di Maiori, sia incentrato anche, se non soprattutto, sulle due tematiche che potrebbero condizionare il futuro della città e dell'intera Costiera amalfitana». E, così, i candidati alle amministrative del 20 e 21 settembre hanno replicato all’appello del neocostituito Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana".
«Il Sindaco uscente non risponde; già questa è una risposta in quanto gli atti amministrativi degli ultimi 5 anni depongono per una convinta adesione alle due opere da noi contestate, tunnel e depuratore», affermano in un comunicato stampa i membri del Comitato, confermando un fatto ormai acclarato: per Capone la galleria Minori-Maiori e il depuratore nell’area verde del Demanio è giusto che si facciano.
Salvatore Della Pace, candidato sindaco della lista "Idea Comune", invece, boccia il tunnel e boccia la logica delle opere pubbliche non legate ad una visione d’insieme della Costiera amalfitana. «Questa nostra posizione non implica la perdita del finanziamento, ma semplicemente un cambiamento di utilizzo delle medesime risorse a vantaggio del patrimonio esistente, e in particolare la salvaguardia delle nostre risorse indispensabili, a partire dalla fragilità delle spiagge, che a Maiori sono a grosso rischio di erosione», ha spiegato.
Contraria ai due interventi anche Elvira D’Amato, con #Maioridinuovo, che asserisce: «Tali opere graverebbero sul territorio con un impatto ambientale improponibile per la nostra costa, già patrimonio UNESCO. Sembra paradossale in questo contesto storico-ambientale aver avviato consistenti finanziamenti pubblici per intervenire violentemente sulle opere naturali al solo fine di agevolare la viabilità, con un risparmio di "ben 38 secondi in media" di percorrenza, addirittura con interventi ad hoc sul PUT. Sembra paradossale altresì la scelta di allestire un impianto di depurazione che condannerebbe un intero territorio insistente nel paese di Maiori ad una pesante servitù consortile con ulteriore aggravio ambientale».
Alla luce di queste prese di posizione, il Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana ha ritenuto necessario ribadire che «un'amministrazione che subentra è nelle condizioni di libertà di bocciare qualsiasi progetto della precedente, anche con un'analisi ponderata dei costi ambientali-sociali-economici, di eventuali benefici e, in sintesi, del loro rapporto in relazione all’investimento da effettuare». Poi, «i finanziamenti proposti non vanno necessariamente e supinamente accettati: se possibile, vanno salvaguardati e reinvestiti preservando così la funzione sociale, produttiva e occupazionale dell’investimento pubblico con l’effetto moltiplicatore, altrimenti vanno rimandati indietro».
«Infine ci piace ricordare a 10 anni dall’assassinio, il fulcro del programma di Angelo Vassallo quando nel primo comizio lanciò un messaggio destinato a travalicare l’apparente paradosso lessicale: "Per andare avanti bisogna tornare indietro"», chiosano gli attivisti.
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